Tornando al mondo delle corse da me frequentato, oltre alle maratone classiche,
un discorso a parte meritano le gare che presentano un chilometraggio superiore alla maratona il più delle volte con dislivelli significativi, come la bellissima PISTOIA-ABETONE, di 53 km, che vede ogni anno allinearsi alla partenza sulla piazza del Duomo di Pistoia circa 600 atleti che si “arrampicano” poco dopo sino al passo Abetone (1400 m s m).
Ancora più impegnative sono da considerare le competizioni che oltre alla difficoltà del dislivello altimetrico, positivo e negativo, presentano quella della quota raggiunta nel corso della gara che oscilla mediamente da 3500 m - 4000 m e anche oltre.
Per tale ragione il runner si trasforma in …..skirunner.
In primavera ed estate non ho mai trascurato le escursioni di lunga durata in mountain bike in Italia e all’estero, dopo avere utilizzato come allenamento le GRAN FONDO amatoriali di ciclismo su strada, tra cui la Felice Gimondi e la CAMPAGNOLO (km 210), gara quest’ultima affascinante e durissima perchè prevede la scalata di 4 passi dolomitici e tra questi il terribile Manghen di 24 km con pendenze da capogiro..
Le gare di questo tipo sono impegnative, ma con adeguata preparazione, rappresentano un momento di incontro e di festa che lascia un segno indelebile.
Basti pensare che alla MARATONA DELLE DOLOMITI che si svolge nelle valli che frequento da oltre 30 anni, partecipano oltre 6.000 ciclisti.
In alcune di queste gare, mediamente di 200 km, è possibile partecipare alla prova di corsa a piedi che si svolge contemporaneamente e sullo stesso percorso ciclistico.