LE UOVA. Un vero dilemma

 

 



Ottobre 2012


              

                                                                                                                                

D a una parte  il Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro (WCRF 2007) , la cui missione è di promuovere la prevenzione primaria dei tumori attraverso la ricerca e la divulgazione della conoscenza sulle loro cause, che  ha concluso una opera ciclopica di revisione di tutti gli studi scientifici sul rapporto tra alimentazione  e tumori. Vi hanno contribuito oltre 150 ricercatori, epidemiologi e biologi, di circa 50 centri di ricerca fra i più prestigiosi del mondo e che  assolve  le uova  come estremamente  equilibrati dal punto di vista nutrizionale  e sui quali non disponiamo di studi seri  che sostengano  un loro eventuale  legame con  il rischio di cancro . Pertanto classificheremo le uova tra i cibi  neutri da questo punto di vista , a meno che non abbiate problemi di colesterolo. Lo stesso  D.Khayat  nel suo “Le Vrai Regime anticancer “ arriva alle stesse conclusioni.

Pertanto arriviamo alla conclusione che almeno le donne, con la riserva del colesterolo, possono mangiarne  tranquillamente a volontà.

A mettere qualche dubbio per i maschi, a nostro avviso,   non si può non citare….

http://www.foodconsumer.org/newsite/2/Cancer.html

un nuovo studio pubblicato sul Cancer Research Prevention che suggerisce che mangiare uova, pollo e carne rossa (abbiamo visto le riserve sulla carne americana)  può aumentare il rischio di sviluppare il tumore avanzato della prostata negli uomini sani e dare minori probabilità di sopravvivenza per coloro ai quali era stato diagnosticato cancro alla prostata non metastatico.

Il dott.  E.L. Eichman della Harvard School of Public Health, Boston, Massachusetts e colleghi hanno condotto lo studio su uomini inizialmente sani che mangiavano 2 o più uova a settimana, e durante lo studio di follow-up hanno avuto l’81% in più di probabilità di sviluppare il cancro alla prostata letali, rispetto a quelli che mangiavano solo meno della metà di un uovo a settimana.

In pratica i ricercatori hanno seguito 27.607 uomini che inizialmente, dal 1994 al 2008, non avevano il cancro, per esaminare l’associazione tra il consumo totale, tra cibi non trasformati, i trasformati di carne rossa, pollame e uova e il rischio di cancro alla prostata letale o avanzato. Inoltre i ricercatori hanno anche seguito 3.127 uomini ai quali era stato inizialmente diagnosticato un cancro alla prostata non metastatico per vedere come l’alimentazione a base di alimenti di origine animale possano incidere sulla loro probabilità di sopravvivenza.

Oltre al legame tra il consumo di uova ed il rischio di cancro alla prostata letale in coloro che inizialmente erano sani, i ricercatori hanno anche scoperto quelli inizialmente diagnosticati con cancro non-letale alla prostata che mangiavano 3,5 o più porzioni di pollame a settimana hanno avuto il 69% in più di probabilità di sviluppare il cancro letale alla prostata o di morire, rispetto a quelli con il cancro alla prostata non metastatico che mangiavano meno di una porzione e mezza alla settimana.

Lo studio suggerisce che le uova hanno un maggiore impatto sullo sviluppo del cancro alla prostata avanzato rispetto a pollame e carni rosse. I ricercatori hanno concluso che le uova destinate al consumo possono aumentare il rischio di sviluppare il cancro letale alla prostata tra gli uomini sani.

E allora ??   Forse la verità sta sempre nel mezzo  che è quella che si raccomanda nell’incertezza  agli uomini

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