Ho ancora uno scrupolo che mi voglio togliere, andrò a farmi dare un'occhiata alla gamba dall'amico,  e compagno di trail nella squadra de Gli Orsi, Fulvio Massa per sentire cosa ne pensa.

Non potevo trovare risposta più confortante:

"La tendinite è finita, per me puoi andare, non forzare e prendila come un'opportunità per visitare un paese nuovo e fare due passi ma, mi raccomando, SENZA SPINGERE"

"Si, si stai tranquillo, mi conosci" - è la mia risposta, che viene accolta con un sorriso di sufficienza.

Ora ho 20 giorni per mettere su uno straccio di piano di allenamento (o forse è meglio dire piano di recupero), fare le valigie e le vaccinazioni..

Accidenti, le vaccinazioni, devo fare la febbre gialla!! Chi la fa? Bisogna prenotare all'ASL che mi da appuntamento per il 24 Gennaio, 5 giorni prima di partire.

"Le solite Checcate" -commentano i miei amici- "la vaccinazione può dare febbri forti tra i 9 ed i 12 giorni successivi, Pirla!!"

Bene, se dovesse accadere, accadrà mentre sarò in gara.

Che allenamento fare in così poco tempo e partendo da una convalescenza?

Proverò con il sistema AVIP (che è l'acronimo di: alla viva il parroco!), che consiste nell'uscire di casa alle 6,15 il mattino tutte le volte che ne avrò voglia per fare il giro che avrò, di volta in volta, voglia di fare. Non so se funzionerà per i muscoli ed i polmoni, sicuramente farà bene al morale.

E così si parte, quasi tutte le mattine, per i 15 giorni a seguire, per un giro di corsa al gelo.

"Ciao Pazzo!" - mi apostrofano amichevolmente gli addetti alla raccolta dei cassonetti che mi incontrano al buio e che ormai mi conoscono- "stamattina c'è meno 12, dova hai la prossima gara, al Polo Nord o in Himalaya?"

"Nel deserto del Sahara, in Mauritania" -rispondo io ..

Vedo che ghignano e scuotono la testa.

Tempus fugit, dicevano i Romani, e fugge davvero; in men che non si dica mi ritrovo a fare le valigie ed a caricarle in auto, destinazione aereoporto di Marsiglia.

A Marsiglia prendiamo il volo proveniente da Parigi sul quale dovremmo incontrare gli altri 50 storditi che faranno la gara.

In aereo, preso posto, alzo le antenne per capire se ci sono altri Italiani oltre a me  e Gigi.

Eccoli: Pippo Ruffino e Salvo Catania, è facile riconoscerli, sono gli unici che fanno casino.

Ci sarà del vero negli stereotipi? Ci sarà, ci sarà .. Per fortuna.

Atterriamo e ci dirigiamo subito alle 4x4 che, la sera stessa, ci condurranno al campo nei pressi di Aderg.

Perdo il conto delle ore di jeep; finalmente, a tarda notte, arriviamo al campo, buttiamo giù le sacche, fuori i sacchi a pelo e immediatamente in tenda a dormire, domani alle 9 partirà la prima tappa e la cosa non mi esalta!

 1° tappa

Sveglia alle 6, la partenza sarà alle 9, il campo è stupendo, si partirà dalle dune di Maqteir ed i 30 km di aperitivo si svolgeranno tra pista dura nella prima parte e sabbia nella seconda.

E' da considerarsi solo un assaggio ma, se il buon giorno si vede dal mattino, la giornata sarà impegnativa, corrono tutti come dei missili, l'andatura è spedita.

Patisco subito il ritmo degli altri, ma tengo duro.

Al traguardo, tanto per capire, chiedo i tempi in maratona di quelli che sono arrivati più o meno con me: Overcraft!! E' tutta gente che batte sulle 2h45'.. prima o poi dovrò ben farla una maratona per vedere che tempo valgo!

Al campo, dopo la cura delle vesciche, ci si può dedicare al nutrimento, verdure cotte e pane, la sera cous cous.

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