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RAGAZZE FUORI DI SENO


 

Buon primo Anniversario Ragazze Fuori di Seno

Salvo Catania  Febbraio 2014

 

Questo mio blog è nato nel 2010 con altre finalità,  poi ha preso una altra direzione.

Intanto ha registrato  quasi 350.000 visite  con  quasi 2600 commenti

http://www.medicitalia.it/salvocatania/news/44/Come-si-calcola-il-rischio-reale-per-il-tumore-al-seno

 mentre faccio risalire il primo vagito del gruppo delle RagazzeFuoridiSeno  esattamente ad un anno fa dopo questo primo timido approccio di Francesca (sino ad allora utente 275329)

 

58. Utente 275329 il 24/01/2013 ha scritto:

Gentile dottore, sono alla mia seconda gravidanza ed ho sospeso lo screening, forte del fatto che il periodo della gravidanza e dell'allattamento sono considerati un periodo protettivo per la donna, ma nel suo sito leggo che invece questo periodo scatena una "tempesta ormonale", è quindi un periodo più a rischio?  Grazie

 

Da lì inizia questa storia che ormai tutti conosciamo.
BUON PRIMO COMPLEANNO intanto !

Non potevo prevedere alcuna evoluzione un anno fa. E anche se mi attribuisco il merito di aver voluto concentrare qui tutti i casi più delicati cui mi imbattevo nei consulti richiesti, i miei timori erano di gran lunga più numerosi delle mie aspettative e speranze, anche perchè non esistevano molte esperienze  di Auto-Mutuo Aiuto virtuale.

I timori erano tanti, quasi tutti per fortuna  ridimensionati nel tempo ["lo scopriremo solo vivendo ", mi dicevo], ma vi confesso che ne avevo uno in particolare.

Mi dicevo "fermati Salvo perchè rischi di trasformare una esperienza virtuale in UN ALBERGO DELLE DONNE TRISTI" .  Forse perchè avevo appena letto un libro con questo titolo di Marcella Serrano , una delle voci più importanti della narrativa sudamericana che con la stessa Feltrinelli aveva già pubblicato una mitragliata di libri degni di menzione [ Tra questi "Noi che ci vogliamo così bene", "Nostra Signora della Solitudine", I quaderni del pianto, Arrivederci piccole donne, Dieci donne...]

                                                  

 

Saggi e romanzi dedicati quasi tutti alle ombre dell'anima femminile. Tutte storie che si aprono alla luce della confidenza , della complicità, della parola CONDIVISA.

Via via in questo ultimo anno ho ripensato a Marcella Serrano ed ai suoi personaggi e in molte descrizioni letterarie ho ritrovato situazioni e accadimenti di questo gruppo aggregatosi in parte casualmente ed in parte pilotato alla conoscenza reciproca, almeno nella fase iniziale.

Tra i timori di un anno fa c'era quello di riuscire a fare incontrare degli SCONOSCIUTI e proprio oggi ho avuto una bella risposta dall'intervista al Corriere della Sera di Albert Espinosa [ autore di BRACCIALETTI ROSSI..IL MONDO GIALLO, che sta avendo grandissimo successo librario, televisivo e cinematografico soprattutto in Italia, Spagna e Stati Uniti] che ricordando la sua storia di ragazzo quattordicenne colpito da un osteosarcoma [amputazione arto ] la racconta come una esperienza di condivisione, amicizia, vissuta con emozione ma anche con una bella dose di Humour.

Nei suoi racconti tratti dall’intervista,  mi ha colpito "Mia madre mi diceva di non parlare con gli sconosciuti. Ma quando si ricoverano sono tutti SCONOSCIUTI. Ho dovuto tradire il suo consiglio ".

Anche questo blog è partito con i timori di dover fare incontrare tra loro degli sconosciuti. Perchè mentre è più facile aprire rivoli relazionali in ospedale perchè ci si ascolta , ci si vede, si aspetta insieme l'intervento, la terapia, la visita dei parenti, qui mi sembrava una impresa molto ardua da portare avanti. I fatti mi hanno smentito perchè quando ci siamo incontrati a Milano è stato come se non fosse per la prima volta.

Divagando mi ero dimenticato dell'Albergo delle donne tristi e lascio a voi immaginare quali siano gli aspetti comuni con questo gruppo confinato in un bus piuttosto che in un albergo.

Stride per la principale differenza : qui c'è dolore talvolta, MAI TRISTEZZA !

Tante donne, vip e non vip, si ritrovano in un Albergo speciale, creato apposta per loro in un posto lontano dal clamore mondano, per ritrovare la pace in una isola di un arcipelago cileno. Il loro soggiorno dura tre mesi, periodo durante il quale riescono a ripulirsi dentro. Non sono clienti, né pazienti, sono ospiti. Conosciamo una storica, un'economista, un'attrice, donne famose, che sono le più tristi, ma anche donne normali, come una signora anziana ricamatrice d'uncinetto ed una giovane artigiana, confezionatrice di bambole. Ognuna di loro condivide con le altre le proprie debolezze, racconta i propri drammi individuali, che finiscono sempre per diventare collettivi, il tutto in un'atmosfera di cameratismo, che rende queste pagine davvero piacevoli da leggere. E ovviamente l'amore e gli uomini sono gli argomenti più gettonati!

Un clima femminile, come ieri, come oggi. Come laggiu', nel lontano Cile, come qui, da noi.
Confidenze. Parole, segreti sussurrati.
Alla ricerca di una carezza sui capelli, di una stretta di mano che conforti, della leggerezza di un pomeriggio trascorso ad acconciarsi i capelli, smaltarsi le unghie, prepararsi come ragazzine per una festa. L'amore, gli uomini, onori e oneri di relazioni finite, il tema principale.
Il contenuto puo' essere considerato ripetitivo, come ritengo del resto lo siano spesso le argomentazioni della Serrano nei suoi romanzi, pero' la leggo sempre volentieri.
Perche'  la donna, ogni donna, ogni tanto sente la necessita'  di riunirsi con altre donne. Di sentirne l'empatia. E questo viene sicuramente trasmesso dall'autrice in questo libro.

 

 

 

 

 

 
Ultimo aggiornamento: 7/11/2013